Rossella Rasulo, giovane scrittrice all’esordio

Oggi facciamo una chiacchierata con Rossella Rasulo , giovane scrittrice che da 5 anni tiene un blog personale e che nel 2010 si è lanciata con la pubblicazione del suo primo romanzo : Ti voglio vivere

Grazie della disponibilità, Rossella.

Prima domanda
Intanto una precisazione, questo è un blog aziendale incentrato su di noi, ma anche su come concepiamo il lavorare e l’essere al passo con i tempi.


Detto ciò la prima domanda che ti faccio è : ma chi te l’ha fatto fare ?
Una famiglia, un lavoro, un blog e ti sei messa anche a scrivere un romanzo, perchè ?

Tu diresti di no ad una sfida del genere? Io non ci sarei riuscita. Conosco scrittori che scrivono solo dopo cena, in quei momenti tra il pasto con la famiglia e il letto rinunciando alla tv. Di tempo ce n’è sempre, sta solo a noi decidere in cosa impegnarlo.

La rete e l’IT
Come vivi la tua presenza in rete ? Cosa è per te internet, uno strumento promozionale, una valvola di sfogo oppure è solo l’evoluzione del telefono, un modo per comunicare più velocemente ?

Per me internet è un mezzo in più. E’ un mezzo pratico e veloce per risolvere tante piccole “faccende” che altrimenti richiederebbero più tempo: far leggere un proprio post a migliaia di persone, prenotare vacanze, cercare un regalo e via dicendo.

Ed il tuo rapporto con le tecnologie ?

Finché riusciurò ad avere la meglio sulla mia rete domestica direi ottimo.

Scrivere
Come è stato scrivere un libro ? Nella mia testa e’ un po’ come portare avanti un progetto: pianificare l’avanzamento, ideare i soggetti, sviluppare i dettagli ed infine limare le rugosità.

Scrivere per me è più un lavoro di testa e di emozioni che si susseguono. C’è poca pianificazione. Aspetto che la storia o il post prendano una forma tra i miei pensieri e inizio a scrivere. Se questo non succede non mi metto davanti al portatile a fissare il monitor. Faccio altro. Certo, quando si tratta di un libro ovviamente c’è una rigidità maggiore, ma soprattutto per l’attenzione alla storia che si sta raccontando. Ad esempio la coerenza all’interno della narrazione è una fattore molto importante. Se manca la coerenza la storia e i personaggi rischiano di perdere la loro dimensione.

Telelavoro
Se non sbaglio hai deciso di terminare il tuo lavoro da dipendente con la relativa vita da ufficio. Quanto ti è mancato il rapporto con i colleghi di scrivania ?
Ti chiedo questo perchè oggi si fa un gran parlare di telelavoro ma poi, soprattutto nel mondo IT, c’è una forte paura di perdere il controllo della propria vita lavorativa fatta anche di mille rapporti e di mille contatti.

Non lavoro più in ufficio ma lavoro comunque a contatto con altre persone. Amo lavorare con i miei ritmi e dedicarmi a un lavoro quando sento di poter rendere il massimo. L’ufficio invece ti “pretende” in quell’orario tutti i giorni indipendentemente dal tuo stato d’animo. Mi mancano alcune colleghe del lavoro precedente, questo sì, ma per questioni affettive più che altro.

I giovani
Leggo da un po’ il tuo blog e mi sembri molto decisa nel raggiungere i tuoi obiettivi; il pensiero comune è che invece i giovani d’oggi (molto vaga come definizione lo so) siano tutto tranne che determinati.
Tu cosa ne pensi ?

Non saprei, ma spero davvero che non sia così. Porsi di continuo degli obiettivi resta uno stimolo fondamentale a qualsiasi età.

Il libro
A me è piaciuto. E’ scorrevole, una lettura gradevole e poi ha il grande merito di riportare alla mente nei 35/40 enni come me la vita del liceo, le prime cotte , i rapporti burrascosi con gli insegnanti.
Quello che non ho saputo fare invece è “staccare” il concetto di Rossella dalla lettura del romanzo. Mi spiego, ti leggo sul blog e quindi per forza di cosa mi sono fatto certe opinioni su di te e sullo spaccato di vita che lasci trasparire con i tuoi post.
Leggendo il romanzo mi sono accorto di sovrapporre in alcuni passaggi queste convinzioni sui personaggi e forse così non ho colto certe sfumature che volevi infondere ai loro caratteri.
Penso sia naturale ma mentre scrivevi ne hai tenuto conto ? cioè il tuo essere blogger ha influito sulla crescita del romanzo ?

Essere blogger ha influito sulla presenza di un blog all’interno del libro. E’ più semplice descrivere un mondo che si conosce. Per il resto non ne ho tenuto conto. E’ il lettore a leggere tra le righe quello che vuole. Di solito intento dello scrittore e interpretazione del lettore non coincidono mai. Ed è proprio questo il bello della lettura: ognuno la vive come meglio crede.

Il tempo
Classicissima domanda ad una mamma in carriera: ma dove trovi il tempo di far tutto ?
Al di là degli scherzi adotti qualche metodo per riuscire a pianificare le tue giornate in modo da non arrivare a sera con il pesante macigno del “sono sempre di corsa e non riesco a fare tutto !” ?

Questo problema l’ho avuto solo quando lavoravo in ufficio. Sto cercando di organizzarmi la vita in modo da non dover più correre e, tranne in rari casi, ci sto riuscendo. Un po’ di pianificazione fa sempre comodo, specie per non scordarsi gli impegni, ma non deve essere un chiodo fisso. Non si riesce mai a fare tutto quello che vorremmo, e non parlo solo di lavoro, quindi perché correre? Meglio fare le cose con calma.

Colloquiando
Su questo blog spesso cerchiamo di dare qualche consiglio ai giovani di fronte al primo colloquio di lavoro.
Se dovessi dar loro un solo consiglio ?

Il colloquio di lavoro può creare ansia, stress e aspettative, tutte cose che alla lunga fanno male. Per questo ho sempre cercato di andare ai colloqui col sorriso senza immaginare che la mia vita sarebbe cambiata. Ai colloqui ci proponiamo come un ottimo prodotto in cui investire. Voi comprereste qualcosa da una persona insicura e agitata?
Preparatevi al meglio e prendetela come una piccola avventura senza farvi prendere dal panico che rischia di essere controproducente.

Grazie ancora per il tempo che ci hai dedicato !

Grazie a te!

Massimiliano Grassi

Immagine in home di Smeerch

3 thoughts on “Rossella Rasulo, giovane scrittrice all’esordio

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